Sul New York Times (bisogna aver pagato per poter leggere, ma qui c'è un sunto) c'è chi, citando illustri accademici che paralno di pena di morte per gli hacker, invoca un inasprimento della normativa con lo scopo di avere un deterrente. Senza arrivare agli eccessi della pena di morte l'autore dell'articolo come deterrente auspica l'istituzione della galera a vita con l'obbligo dei lavori forzati al computer ed il compito di occuparsi della pulizia dai virus...
Il caso recente del ragazzo processato per aver dato origine al worm Sasser colpevole di danni per milioni e trilioni di dollari (forse se dicessi euro suonerebbe ancora peggio), ha messo all'ordine del giorno le discussioni sulla normativa in merito. E' si vero che serve sicuramente un adeguamento delle pene, ma già ad ora le pene per chi scriva o diffonda un virus o chi compia un'azione di cracking (che è più corretto che dire hacking, in questo caso) sono in alcuni casi superiori a crimini quali l'omcidio....
Il problema passa da un'ordine di idee all'altro, cioè ci si trova nel campo del diritto puro, quale crimine è il peggiore, quale merita una pena più severa e soprattutto in base a quali regole? Un'azione di cracking o la diffusione di un worm può determinare perdite terribili per ben più di un'azienda, come si configura questo rispetto all'omicidio volontario anche di una sola persona? E soprattutto funziona il concetto di deterrenza se applicato a potenziali criminali che spesso non sono nemmeno maggiorenni, cioè non resposabili per le proprie azioni? Che deterrente può essere se con tutta probabilità chi non è responsabile per le proprie azioni può non essere a conoscenza della normativa vigente in materia?
Il caso recente del ragazzo processato per aver dato origine al worm Sasser colpevole di danni per milioni e trilioni di dollari (forse se dicessi euro suonerebbe ancora peggio), ha messo all'ordine del giorno le discussioni sulla normativa in merito. E' si vero che serve sicuramente un adeguamento delle pene, ma già ad ora le pene per chi scriva o diffonda un virus o chi compia un'azione di cracking (che è più corretto che dire hacking, in questo caso) sono in alcuni casi superiori a crimini quali l'omcidio....
Il problema passa da un'ordine di idee all'altro, cioè ci si trova nel campo del diritto puro, quale crimine è il peggiore, quale merita una pena più severa e soprattutto in base a quali regole? Un'azione di cracking o la diffusione di un worm può determinare perdite terribili per ben più di un'azienda, come si configura questo rispetto all'omicidio volontario anche di una sola persona? E soprattutto funziona il concetto di deterrenza se applicato a potenziali criminali che spesso non sono nemmeno maggiorenni, cioè non resposabili per le proprie azioni? Che deterrente può essere se con tutta probabilità chi non è responsabile per le proprie azioni può non essere a conoscenza della normativa vigente in materia?
16 commenti:
che post terribilmente retorico... Era meglio accannare la diatriba meglio un assassino o un hacker e fare qualcosa del tipo NERD A SING SING... UN NUOVO CASO ALLA AMERICAN HISTORY X....??? Li si che ci tagliavamo....
Ma in quel modo non si sottolineava la componente fondamentale di etica del diritto che il caso solleva. E' socialmente meno accettabile la morte di un uomo o il rischio di fallimento di molte aziende?
ma vai a quel paese... Non mi farò trascinare in simili zozzerie.... Io penso ad un nuovo american history x... in cui il nerd entra in galera e dice "Dovevo subito fargli capire da che parte stavo..." E fa vedere a tutti i peggio galeotti bianchi, neri rapper o nazi, che gioca a Worlds OF Warcraft.... che carisma.... Poi fuori suo fratello rischia di diventare un nerd e lui quando esce lo convince a non farlo... Però alla fine il fratello vince il torneo di Star Craft della città... Nerdismo chiama Nerdismo....
io sono appena arrivato al culmine della mia carriera in world of warcraft...metterò in vendita il mio super paladino picchiatore guaritore...devo disfarmi di quella trappola mortale
Quelle sono droghe ormai equiparate a quelle sintetiche....
com' è il gioco Mariolone? Io non ho mai giocato on line... Però worlds sembra una cosa mostruosa...
P.S. Capo Blog speravi veramente di creare una discussione sull' etica del crimine? Ma non scherziamo... Non finchè io bazziccherò questo blog......
Capo rassegnati... il blog è stato conquistato dai cazzoni... io per primo...
Si ma solo nel sottobosco dei commenti, c'è tutta un'apparenza in superfice che è rispettabilissima, poi ci sono dei post in cui non vorrei mai trovarmi da solo di notte.
dove, DOV' E L' APPARENZA RISPETTABILE!!! Provvederemo subito a spazzarla via, con una ventata fresca di cazzate...
Grande Frankie! Ventate di merda su questo blog...
Dunque io ho provato molti mmorg (massive multyplayer ecc ecc) la genialità di wow rispetto agli altri è che non è per nulla frustrante...ti fa progredire molto velocemente e quindi ti invoglia a vedere cosa c'è dopo....non rimani mai inpantanato ad un livello,sensa considerare che la realizzazione tecnica è eccellente...ma basta mmorg...io ritorno ai miei strategici a turni...che sono come le parole crociate tengono attivo il cervello
strategici a turni? ahhhh tipo star craft o warcraft 3... quelli a me mi annoiano una cifra... proprio non ci riesco...
mi spiace ma hai commesso un madornale errore,quelli sono strategici in tempo reale,dove appunto il flusso del tempo non si ferma mai e ci si dedica all annientamento indiscriminato di cose sullo schermo...io parlo di strategici a turni...giochi in cui una partita può durare anni,vedi civ 1,2,3 la serie total war ecc
sid meier eh? Non c' ho mai giocato ma pare sia un grandissimo....
Non sono un fan dei videogiochi di strategia ma Civilization mi ha drogato..... E' veramente mitico.
non provatelo.....non ne uscirete incolumi....vi segnerà
Posta un commento