Un po' risentito Chris Gorog, capo di Napster, ha rilasciato una dichiarazione sul mancato raggiungimento di una quota significativa enl mercato dei media store virtuali. Napster non ha intaccato nemmeno un pochino lo strapotere di iTunes, e Gorog dà la colpa di questo anche a Microsoft. Napster infatti si appoggia al gigante di Redmond sia per quanto riguarda la gestione dei DRM all'interno dei file da loro venduti (su Napster si scaricano file WMA provvisti per l'appunto di DRM), sia per quanto riguarda i device da supportare.
Secondo Gorog Apple è in vantaggio perchè fa tutto da sè, hardware e software (ma non si era sempre detto che quest'ostinazione avrebbe portato Apple alla rovina??), ma comunque il mercato è solo all'inizio e si deve fare ancora moltissima strada.
Non sono a conoscenza di cosa impedisca per il momento a tutti i music stores (iTunes escluso) di aprirsi a mercati che non siano solo quello americano, ma attendo con forza quel momento, specialmente quando si apriranno ai mercati asiatici dove c'è una cultura informatica mediamente più elevata che dovrebbe favorire la scelta di alternative più convenienti (Napster si paga a sottoscrizione, 15€ al mese e prendi tutto quello che vuoi).
Io comunque ho più fiducia nel progetto più aperto di Rhapsody.
Secondo Gorog Apple è in vantaggio perchè fa tutto da sè, hardware e software (ma non si era sempre detto che quest'ostinazione avrebbe portato Apple alla rovina??), ma comunque il mercato è solo all'inizio e si deve fare ancora moltissima strada.
Non sono a conoscenza di cosa impedisca per il momento a tutti i music stores (iTunes escluso) di aprirsi a mercati che non siano solo quello americano, ma attendo con forza quel momento, specialmente quando si apriranno ai mercati asiatici dove c'è una cultura informatica mediamente più elevata che dovrebbe favorire la scelta di alternative più convenienti (Napster si paga a sottoscrizione, 15€ al mese e prendi tutto quello che vuoi).
Io comunque ho più fiducia nel progetto più aperto di Rhapsody.
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