L'Hollywood Reporter ci va duro, mentre Variety l'ha apprezzato sicuramente di più. Nonostante le divergenze (che si intuiscono essere di principio sulla figura di Gibson) entrambi concordano su alcuni elementi, cioè l'incredibile spettacolarità della pellicola, la sua capacità di farci vedere cose mai viste prime, il formidabile casting e il fatto che sempre di più si crei una coerenza nella filmografia di Mel Gibson.
L'ho detto più volte: io sto dalla parte di Mel Gibson. Tutta la vita.
Il suo cinema estremo, razzista, violento, carnale e ambiziosissimo è anche estremamente vero, vivo e vitale, è un cinema che cerca una strada personalissima nella narrazione di parabole umane (Braveheart, Cristo e ora i Maya, ma anche L'Uomo Senza Volto).
Pur non condividendo l'idea di mondo di Mel il violento apprezzo la sua coerenza e la sua volontà di trasformarla in cinema, la sua ricerca di una strada che si disinteressa di morale e gusto del pubblico. Un cinema puro (per quanto ho visto fin'ora) che se pure non raggiunge livelli altissimi riesce comunque a dare l'idea di imprese folli per narrare storie folli, tutto fatto senza nessun appoggio delle major hollywoodiane (e te credo! Dopo le dichiarazioni di antisemitismo in stato di ebrezza...).
Per questo sto con Mel che magari non fa il miglior cinema possibile ma ce la mette tutta con una passione e una consapevolezza cinematografica che non si incontrano di frequente.
L'obiettivo di Apocalypto è (tra gli altri) indagare le cause della fine dell'impero Maya, una fine misteriosa quanto subitanea. Stando a quanto dicono i primi recensori queste cause per Gibson sarebbero molte, ma alla fine il film non è nemmeno troppo incentrato su quello. E' un film di uomini e animali, di vita cruenta a contatto con la natura (ma non immaginiamoci Malick).
Un film con moltissime sequenze di caccia dove gli esseri umani sono alternativamente prede e predatori e dove, amo ripeterlo perchè spero proprio sia vero, si fa esperienza di cose mai viste al cinema.
In più, e questo ce lo aggiungo io, è tutto ripreso con la Genesis, macchina da presa della Panavision, strumento rivoluzionario, impiegato per la prima volta in Superman Returns (anche se non sfruttato alle sue massime potenzialità) che consente riprese digitali in HD (High Definition) con uno standard paragonabile alla pellicola 70mm (un tipo di pellicola ad alta qualità e altissimo costo con cui sono stati fatti pochissimi film tra i quali 2001: Odissea Nello Spazio e Lawrence D'arabia, per dire).
Un film con moltissime sequenze di caccia dove gli esseri umani sono alternativamente prede e predatori e dove, amo ripeterlo perchè spero proprio sia vero, si fa esperienza di cose mai viste al cinema.
In più, e questo ce lo aggiungo io, è tutto ripreso con la Genesis, macchina da presa della Panavision, strumento rivoluzionario, impiegato per la prima volta in Superman Returns (anche se non sfruttato alle sue massime potenzialità) che consente riprese digitali in HD (High Definition) con uno standard paragonabile alla pellicola 70mm (un tipo di pellicola ad alta qualità e altissimo costo con cui sono stati fatti pochissimi film tra i quali 2001: Odissea Nello Spazio e Lawrence D'arabia, per dire).
8 commenti:
Pure io sto con Mel.
Tutta la vita...
Viva il cinema violento, e basta con il fottuto politically correct.
esatto.....cinema violento...voglio più sangue...
i maya erano i più sfigati fra le 3 culture precolombiane...eminenti studi affermano che è per questo non a causa degli spagnoli che sono tramontati come impero
Ma l'esperienza violenta e divertente è sentire i maya parlare nella propria lingua? No, perchè se non è un film sull'ultima edizione dello ZingarelliMaya 2006 non è che mi interessi più di tanto.
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Quello della lingua è l'elemento cult come al solito.
Non che sia daccordo con queste cose, come non ero daccordo con il latino di la Passione di Cristo, però devo ammettere che facendolo con continuità acquista in ragionevolezza e soprattutto dimostra sempre di più il disinteresse (relativo questo è chiaro) per il box office.
Non so se fossero i più sfigati però i maya sono quelli di cui i rimangono le rovine. E hanno anche inventato lo zero!
no scherzi a parte i maya avevano una capacità agricola di almeno 200 anni avanti rispetto al loro relativo sviluppo....lotte intestine e l'eccessivo sfruttamento dei territori coltivabili(terrazze costruite su terreni non proprio pianeggianti) dato che il concetto di rotazione delle colture ancora non era in voga con relativo impoverimento e aumento della mortalità hanno reso i maya un popolo in pieno declino quando i primi conquistadores sono arrivati da loro....al contrario degli aztechi e degli inca che erano invece all'apice della loro parabola....Si vede che sono le 3:30 e non ho di meglio da fare per rimanere sveglio???
Di meglio di parlare di civiltà precolomiane? Scherzi??
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