Where are the Joneses? è una serie per la rete, una delle tante, nemmeno troppo riuscita. La storia è quella di Dawn che scopre che suo padre in realtà era un donatore di sperma, quindi si reca alla banca del seme e riesce ad ottenere l'elenco degli altri 37 bambini e/o bambine nate dallo sperma dello stesso donatore, quelli che dovrebbero essere i suoi fratelli. Una volta ottenute queste informazioni parte alla ricerca della sua supposta famiglia. Qui il primo episodio.
Tutto è distribuito in Creative Commons e gli utenti sono invitati a partecipare alla stesura delle varie sceneggiature attraverso un Wiki, una forma blanda di interazione con i contenuti.
Inspiegabilmente però non si è puntato sul concetto di serialità, gli episodi sono stati ditribuiti in fretta e furia anche 3 alla volta in un giorno, così in breve tutti e 38 erano sul sito.
Tutto è incentrato, come sempre, sulla forma comica, gli sketch e le situazioni strane ma non è tanto questo a rendere la serie valevole un commento.
Al di là dei contenuti che si evolvono (cosa importantissima) esiste anche un altro tipo di evoluzione parallela per i video in rete, quella delle sponsorizzazioni. Si evolvono cioè le forme di redditività di chi fa e distribuisce video per la rete.
Where Are The Joneses?, non ha avuto un successo travolgente, i suoi 38 episodi sono stati seguiti sempre da meno persone, eppure fin dall'inizio ha ottenuto una sponsorizzazione importante da Ford che si è tradotta in sostanza nella presenza del marchio automobilistico sull'inquadratura finale.
Nonostante dunque la non invasività del brand non si può trascurare come questo sia uno dei primissimi passi fatti da un'azienda che poco ha a che vedere con internet per farsi promozione in maniera alternativa.
PromQueen, che nonostante la bassa qualità ha goduto di un forte strombazzamento pubblicitario, era sponsorizzato da HairSpray, il film, con invadenti spot alla fine di ogni episodio. Invece qui Ford si è posizionata con garbo, certo avrà anche dato meno soldi ma la serie sicuramente è costata meno.
Insomma mi sembra un modo interessante di dare vita a contenuti non ortodossi. Ora si aspetta solo un po' più di qualità...
Tutto è distribuito in Creative Commons e gli utenti sono invitati a partecipare alla stesura delle varie sceneggiature attraverso un Wiki, una forma blanda di interazione con i contenuti.
Inspiegabilmente però non si è puntato sul concetto di serialità, gli episodi sono stati ditribuiti in fretta e furia anche 3 alla volta in un giorno, così in breve tutti e 38 erano sul sito.
Tutto è incentrato, come sempre, sulla forma comica, gli sketch e le situazioni strane ma non è tanto questo a rendere la serie valevole un commento.
Al di là dei contenuti che si evolvono (cosa importantissima) esiste anche un altro tipo di evoluzione parallela per i video in rete, quella delle sponsorizzazioni. Si evolvono cioè le forme di redditività di chi fa e distribuisce video per la rete.
Where Are The Joneses?, non ha avuto un successo travolgente, i suoi 38 episodi sono stati seguiti sempre da meno persone, eppure fin dall'inizio ha ottenuto una sponsorizzazione importante da Ford che si è tradotta in sostanza nella presenza del marchio automobilistico sull'inquadratura finale.
Nonostante dunque la non invasività del brand non si può trascurare come questo sia uno dei primissimi passi fatti da un'azienda che poco ha a che vedere con internet per farsi promozione in maniera alternativa.
PromQueen, che nonostante la bassa qualità ha goduto di un forte strombazzamento pubblicitario, era sponsorizzato da HairSpray, il film, con invadenti spot alla fine di ogni episodio. Invece qui Ford si è posizionata con garbo, certo avrà anche dato meno soldi ma la serie sicuramente è costata meno.
Insomma mi sembra un modo interessante di dare vita a contenuti non ortodossi. Ora si aspetta solo un po' più di qualità...
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