Non conoscevo per nulla il cinema di Koji Wakamatsu (e a meno che qualcuno non abbia suggerimenti credo che continuerò a non conoscerlo data la sua vastità) ma Ghezzi mi regala l'ennesima perla, una proiezione notturna di Angeli Violati, film chiaramente mai uscito da noi ma assolutamente imperdibile.
Si tratta di una piccola operetta (dura circa un'ora) girata quasi interamente in un ambiente, ma assolutamente fuori da ogni dinamica teatrale (cosa nella quale cadono quasi sempre i film in una stanza) o trappola attoriale. Wakamatsu non sovrasfrutta i suoi attori, nè punta sui dialoghi bensì sul cinema, sull'arte dell'immagine e sulla molteplicità di significati.
A fronte di una trama dall'intreccio semplicissimo (un uomo sessualmente represso entra nel dormitorio delle infermiere e fa una strage) il regista riesce a parlare di ossessioni, di impotenza, di volontà, di lucida follia e incredibilmente anche di amore romantico in una maniera pazzesca e puntando sull'estetica. Una vera lezione di cinema.
Girato interamente in bianco e nero con solo due scene a colori (che come è facile immaginare sono devastanti) Angeli Violati non risparmia colpi bassi, gioca sporchissimo e usa tutti gli espedienti possibili per raggiungere il suo scopo di dare conto di una figura complessa, sfaccettata e in fondo ragionevolmente folle.
Esemplare anche di un certo modo asiatico di intendere vita, morte, violenza, sessualità e amore Angeli Violati è stupendo e lo si capisce immediatamente, fin dalle prime inquadrature è ovvio che non si tratta di un film come gli altri ma di un'opera che se non altro tenta il colpaccio, tenta di usare tutte le armi in dotazione ad un regista per comunicare un mondo interiore.
Si tratta di una piccola operetta (dura circa un'ora) girata quasi interamente in un ambiente, ma assolutamente fuori da ogni dinamica teatrale (cosa nella quale cadono quasi sempre i film in una stanza) o trappola attoriale. Wakamatsu non sovrasfrutta i suoi attori, nè punta sui dialoghi bensì sul cinema, sull'arte dell'immagine e sulla molteplicità di significati.
A fronte di una trama dall'intreccio semplicissimo (un uomo sessualmente represso entra nel dormitorio delle infermiere e fa una strage) il regista riesce a parlare di ossessioni, di impotenza, di volontà, di lucida follia e incredibilmente anche di amore romantico in una maniera pazzesca e puntando sull'estetica. Una vera lezione di cinema.
Girato interamente in bianco e nero con solo due scene a colori (che come è facile immaginare sono devastanti) Angeli Violati non risparmia colpi bassi, gioca sporchissimo e usa tutti gli espedienti possibili per raggiungere il suo scopo di dare conto di una figura complessa, sfaccettata e in fondo ragionevolmente folle.
Esemplare anche di un certo modo asiatico di intendere vita, morte, violenza, sessualità e amore Angeli Violati è stupendo e lo si capisce immediatamente, fin dalle prime inquadrature è ovvio che non si tratta di un film come gli altri ma di un'opera che se non altro tenta il colpaccio, tenta di usare tutte le armi in dotazione ad un regista per comunicare un mondo interiore.
18 commenti:
ma è tremendo!!!! deve essere stata una vera schifezza...e ci credo che da noi non l'hanno mai mandato prima...magari te lo sei visto la notte di natale...
un vero capolavoro
gparker, l'hai registrato/rippato?
registrato da Rai3.
aspetta.
dimmi che cosa vuoi in cambio per averlo.
la tua vera identità
secondo me è uno scocciato tutto qua...
Di scocciato ha proprio poco, il film è molto raffinato e equilibrato.
Ha poco di scocciato un film la cui trama è quella di un folle che entra in un dormitorio di infermiere e le massacra tutte?
Non avendo visto il film non puoi sapere perchè quell'uomo entra, perchè le uccide, come e cosa facciano le infermiere.
perchè è scocciato è ovvio.....le infermiere saranno state al limite un pò mignotte...ma nulla che giustifichi un massacro
Buon nuovo anno a tutti.
Gparker, fai il serio, già conosci la mia identità.
Questo è il genere di cose che premiano il tuo zelo e la tua dedizione, le ore spese a guardare ed aspettare film per trovare perle distillate e rare. Decidi solo il luogo e la merce di scambio. La tua soddisfazione.
Questa dichiarazione basta a soddisfare il mio sconfinato ego.
Vuoi che procediamo in solitaria o sfruttando il tramite di conoscenze comuni?
Gparker,
riceverete presto una mia e-mail.
Il vostro amico
D.
Bellissimo film, Ghezzi è da benedire. Se vuoi esplorare la pazzia di Wakamatsu Koji ti consiglio caldamente "The embryo hunts in secret", favoloso.
Saluti.
Para
sarà fatto.
Se lo trovo
A proposito del film, questo e l'uomo che l'ha ispirato:
http://en.wikipedia.org/wiki/Richard_Speck
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