Probabilmente Valzer Con Bashir è il primo lungometraggio d'animazione distribuito nelle sale di tutto il mondo (nonchè andato in concorso al Festival di Cannes) animato con una tecnica che include Flash.
Già da un po' in rete girano produzioni animate di grande qualità in Flash e al cinema cartoni animati realizzati con un misto di 2D in ambiente 3D, ma è lo stesso Ari Folman nelle interviste di rito presenti nella cartella stampa a confermare quello che si può vedere bene anche ad occhio nudo, cioè che quel 2D presente nel suo film è in parte realizzato in Flash.
Questo lo premetto perchè ha delle conseguenze. Innegabile è infatti la forza di molte immagini del film, delle scelte di colore, delle idee di disegno, illuminazione e regia (c'è una panoramica aerea da casa a nave fantastica, da grande cinema proprio) mentre lo stesso non si può dire della qualità dell'animazione. Flash è uno strumento versatile come molti altri e non è certo l'averlo adottato che ha determinato la povertà dell'animazione, ma, dati i risultati, è un indicatore delle condizioni di economia in cui è stato realizzato il film.
Fare un cartone costa molto e più è lungo più costa secondo una proporzione che non si può paragonare a quella di un film girato dal vero. E Valzer Con Bashir non riesce nel suo intento di fare di necessità virtù, non riesce a trasformare l'animazione stentata in stile ma si concentra sulla forza delle immagini (attingendo a tecniche e "visioni" nipponiche). Il risultato è che il viaggio nella memoria che il protagonista compie a partire dalle interviste e dai colloqui con i suoi compagni di guerra risulta forzato, specialmente nei primissimi piani e nelle parti più ravvicinate. I movimenti hanno armonie diverse in diversi momenti e non sempre convincenti, cosa che più di una volta "tira fuori" lo spettatore dal film.
Ed è un peccato, perchè sia l'idea che le competenze messe in ballo sono di prim'ordine. Con un vago eco di Blade Runner nel modo in cui sono armonizzati i movimenti di macchina con lo score e con quella fascinazione per la potenza della visione Ari Folman poteva realizzare qualcosa di anche più elaborato e vincente del già molto apprezzato Persepolis. Invece Valzer con Bashir risulta un film sostanzialmente zoppo.
Già da un po' in rete girano produzioni animate di grande qualità in Flash e al cinema cartoni animati realizzati con un misto di 2D in ambiente 3D, ma è lo stesso Ari Folman nelle interviste di rito presenti nella cartella stampa a confermare quello che si può vedere bene anche ad occhio nudo, cioè che quel 2D presente nel suo film è in parte realizzato in Flash.
Questo lo premetto perchè ha delle conseguenze. Innegabile è infatti la forza di molte immagini del film, delle scelte di colore, delle idee di disegno, illuminazione e regia (c'è una panoramica aerea da casa a nave fantastica, da grande cinema proprio) mentre lo stesso non si può dire della qualità dell'animazione. Flash è uno strumento versatile come molti altri e non è certo l'averlo adottato che ha determinato la povertà dell'animazione, ma, dati i risultati, è un indicatore delle condizioni di economia in cui è stato realizzato il film.
Fare un cartone costa molto e più è lungo più costa secondo una proporzione che non si può paragonare a quella di un film girato dal vero. E Valzer Con Bashir non riesce nel suo intento di fare di necessità virtù, non riesce a trasformare l'animazione stentata in stile ma si concentra sulla forza delle immagini (attingendo a tecniche e "visioni" nipponiche). Il risultato è che il viaggio nella memoria che il protagonista compie a partire dalle interviste e dai colloqui con i suoi compagni di guerra risulta forzato, specialmente nei primissimi piani e nelle parti più ravvicinate. I movimenti hanno armonie diverse in diversi momenti e non sempre convincenti, cosa che più di una volta "tira fuori" lo spettatore dal film.
Ed è un peccato, perchè sia l'idea che le competenze messe in ballo sono di prim'ordine. Con un vago eco di Blade Runner nel modo in cui sono armonizzati i movimenti di macchina con lo score e con quella fascinazione per la potenza della visione Ari Folman poteva realizzare qualcosa di anche più elaborato e vincente del già molto apprezzato Persepolis. Invece Valzer con Bashir risulta un film sostanzialmente zoppo.
6 commenti:
Magari non proprio il flash, ma comunque la grafica vettoriale si è fatta largo da parecchio nell'animazione (l'ultimo Asterix, ultime stagioni dei Simpson), e quando è usata a sproposito fa i suoi bei danni.
Una volta persino una lunga zoomata veniva fatta con alcuni disegni diversi, per mantenere una uniformità di dettaglio. Adesso l'uniformità di per sé in parte connaturata all'arte tradizionale, grazie alle scorciatoie che permette il computer con i livelli, le trasparenze, l'inserimento di gradienti etc. etc. è andata a farsi benedire.
Il "disegno animato" ha peculiarità irripetibili e l'ho detto anche in una vecchia discussione. La differenza di fondo è che in ogni fotogramma interviene la mano dell'artista per conferire non realismo, ma estetica. Estetica su tutto: dei corpi, di una fiamma, del fumo, dell'acqua, del tratto di una singola linea.
Per non parlare dei condizionamenti culturali: dopo decenni di disegni animati io accetto e quasi pretendo che le cose che si muovono abbiano un dettaglio diverso dallo sfondo... oppure che un movimento di macchina orizzontale abbia una sfondo scorrevole dietro o al massimo 2-3 con effetto parallasse. E non come questo frammento del castello errante di Howl, con un uso del 3d esagerato.
Scusate se insisto, ma sò fondamentalista... diceva quel comico.
anche a me non piacciono questi microinserimenti di 3d in opere 2D, perchè riescono quasi sempre male e snaturano.
Discorso diverso chiaramente se l'opera è tutta in 2D in ambiente 3D...
A me era piaciuta moltissimo la sequenza iniziale, e cmq nel complesso anche il film non mi era dispiaciuto. Ricordo però una certa mia stanchezza in alcuni punti ma l'avevo imputata al fatto che l'ho visto in lingua originale con i sottotitoli ed essendoci molti dialoghi non era stato proprio facile seguirlo..
Anche io ho accusato una certa stanchezza e l'ho imputata all'animazione faticosa da seguire.
Purtroppo ci sono alcune cose che fanno un po' arenare il film e gli impediscono di scorrere, ma è indubbio che abbia delle punte molto alte. Idee come quella che ricordi anche tu dei 26 cani che lo inseguono sono molto belle davvero.
Cosa pensi del fatto che alla fine, per smuovere del tutto le coscienze, il regista si è sentito obbligato a inserire delle sequenze non in animazione ma dal vivo? Per me è il segnale che l'operazione "tecnica" (dimostrare come i disegni animati possano coincidere con l'impegno civile, con i temi politici e persino con il genere documentario) non sia perfettamente riuscita. "Persepolis" mi aveva convinto di più.
non mi piacciono questi inserti live action, non mi sono piaciuti nemmeno in Wall-E e come dici mi è sembrato un modo per dire "Oh! Comunque non è tutta roba di fantasia!", una doppia sottolineatura di cui davvero non si sentiva il bisogno mascherata da scelta artistica.
Ed è una cosa deprecabile proprio perchè l'operazione tecnica secondo me era riuscita a livello di Persepolis, anche se poi il film di Marjane Satrapi per altri versi risulta come un'opera migliore.
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